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E questo sarebbe il sostegno al reddito ???

Maggio 17, 2008

Tra i primi provvedimenti del governo Berlusconi leggo un po’ ovunque che ci saranno l’eliminazione dell’ici sulla prima casa e la detassazione degli straordinari. Queste iniziative vengono vendute come un salvifico sostegno al reddito per le famiglie italiane, strozzate dal carovita. Un primo commento che mi viene da fare è che questi provvedimenti non sono a costo zero, ma devono avere una copertura economica. Quindi, o questo governo mente sul fatto che non c’è il famoso tesoretto, oppure è evidente che le tasse dovranno aumentare per coprire i costi di questi provvedimenti. Nel caso dell’Ici si tratterebbe quindi di un mero spostamento della fiscalità. Tra l’altro l’Ici è una voce molto importante per il bilancio dei comuni, che vedrebbero falcidiate le loro entrate. Un effetto deleterio, specie per un governo che si riempie la bocca con il federalismo fiscale. I comuni, in mancanza di entrate alternative, si vedrebbero costretti a tagliare i servizi ai cittadini o a farli pagare di più. E nessuno venga a prendermi per i fondelli con la storiella del taglio degli sprechi. Se si volesse invece trovare la copertura per l’eliminazione dell’Ici aumentando l’aliquota Irpef comunale, è evidente che coloro che NON possiedono una casa dovrebbero farsi carico di maggiori tasse. Un effetto quantomeno curioso, se il suo scopo è sostenere i redditi di chi non ce la fa. Insomma un provvedimento del tutto populista, privo di reale impatto nelle tasche dei cittadini.

Per quanto riguarda la defiscalizzazione degli straordinari, si tratta invece di uno splendido regalo per Confrindustria. ll provvedimento vedrebbe aumentare le busta paga (ma solo di quelli che fanno straordinario riconosciuto e pagato), ma a carico della fiscalità generale. Confindustria non spenderebbe un euro. In più, i lavoratori sarebbero incentivati a chiedere di fare ore di straordinario in più, e le imprese a assumere di meno. Tra l’altro, è cosa nota anche ai sassi che in molte realtà lavorative gli straordinari non vengono riconosciuti, e tantomeno pagati. Per non parlare dell’esercito dei disperati del lavoro a progetto, per il quale la parola “orario” non ha significato giuridico. Insomma, una vera presa per i fondelli per la maggior parte dei lavoratori.

Morale della favola: questo governo comincia male. Anzi malissimo. Tutto come previsto.